12 gennaio 2020 Direttore responsabile

Il 9 gennaio 2020, una delegazione di insegnanti e studenti della scuola Houde di Shenzhen, città della provincia di Guangdong, hanno visitato il Centro Culturale Cinese di Milano per intrattenere una conversazione e uno scambio. Il preside Donald Jonathan Holder era a capo del gruppo formato da più di 20 membri tra insegnanti e studenti, i quali hanno discusso con i rappresentanti degli imprenditori cinesi locali e gli studenti della scuola media del Centro Culturale Cinese per comprendere l’impatto del progetto “One Belt One Road” all’estero, il processo di sviluppo dei cinesi a Milano e la situazione scolastica locale.

Al simposio i noti giovani imprenditori cinesi Lin Maofeng, Zhao Huanqing e Ye Hanwen hanno spiegato alla delegazione il processo d’imprenditorialità in Europa, come creare una struttura industriale di nuovo stile per soddisfare le forme di mercato della crescente globalizzazione, seguendo la politica del progetto “One Belt One Road”, promuovere attivamente lo sviluppo del commercio tra Cina e Italia e presidiare una nicchia nel mercato italiano.

Il signor Li Qunlai, direttore del Centro Culturale Cinese di Milano e preside della scuola Longjia, ha presentato alla delegazione l’intenzione originaria del centro per gli scambi e la diffusione culturali, ha parlato dei legami culturali delle istituzioni cinesi negli ultimi anni che hanno cambiato la percezione della cultura cinese da parte degli italiani e il loro atteggiamento nei confronti dei cinesi, pienamente interpretata dalla frase “le relazioni tra Stati si basano sull’amicizia tra i loro popoli” Allo stesso tempo, ha espresso di nutrire grandi speranze per gli studenti della delegazione e per i giovani cinesi presenti alla conferenza, augurandosi che diventino una forza vivente per la diffusione della cultura cinese e che la strada verso l’espansione culturale si allarghi e si allunghi percorrendola.

Il signor Filippo Buttitta, vice presidente dell’Associazione Shoulashou-Diamocilamano, e Valentina, un’insegnante italiana della scuola Longjia, hanno esposto l’impatto della cultura cinese e delle aziende cinesi sulla vita delle popolazioni locali dal punto di vista dei residenti italiani e hanno incoraggiato una nuova generazione di giovani cinesi ad uscire, aprire le porte del mondo, per portare la cultura cinese in più luoghi e per trovare nuovi punti di forza nelle differenze culturali.

Infine, gli studenti della delegazione hanno chiacchierato liberamente con i coetanei cinesi locali, condividendo le proprie esperienze di vita, l’ambiente scolastico e la consapevolezza culturale.

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